Correva l’anno 1996, quando un giovane ardito, colto, brillante e di belle speranze iniziò a frequentare la ormai consolidata realtà della Squadra Master River Borgaro.
Si trattava di Paolo Loi, idolo delle folle.
Si trattava di Paolo Loi, idolo delle folle.
13 commenti:
Tante sono le narrazioni che avvolgono questo individuo all’interno di un alone di mistero e di magia, al punto che la verità si confonde con la leggenda.
Per rintracciare notizie certe abbiamo messo in atto un lungo lavoro di ricerca e di raccolta di testimonianze di gente ormai scomparsa dalla storia delle competizioni natatorie e ve le proponiamo qui di seguito.
TESTIMONIANZA1 – De Felice Piercarlo, pittore.
“Ricordo come se fosse ieri un episodio, accaduto durante la trasferta per Ravenna nel 1996. all’epoca, una giovane e bella ragazza, mora e con due pere così, frequentava assiduamente la nostra squadra. La chiamerò M.R., ovviamente per non invadere la sua privacy. Bene, M.R. era seduta in pullman davanti a me ed accanto a lei vi era un seggiolino vuoto. Non trovando requie alcuna, ed in modo un po’ nervoso vi si assestò Paolo. Notai immediatamente che M.R. si infastidì per il gesto… forse non desiderava compagnia, forse voleva solo ascoltare un po’ di musica con il suo walkman…. Sta di fatto che dopo pochi secondi di silenzio, Paolo, appoggiata una mano su quella della bella ragazza, iniziò una litania con voce monocorde e bassa, per non farsi sentire dagli altri passeggeri, ma forgiata con tutta la serietà e l’intensità di cui era capace:
- Ciao M., sai, io ho 38 anni, non vivo più con i miei genitori, ho una casa mia a Volpiano, ho anche la macchina, una Tipo millesei grigia, ho un lavoro, un lavoro di responsabilità, prendo un buon stipendio… vuoi fare la mia fidanzata…?
M.R., senza aprire bocca si girò dalla parte opposta a Paolo e si rimise l’auricolare nell’orecchio, non degnandolo neppure di uno sguardo compassionevole… il malcapitato, deluso per l’amore disprezzato, si alzò e non le rivolse più la parola”.
TESTIMONIANZA2 – Cau Fabrizio, allenatore.
“Ricordo perfettamente quando, al termine della stagione 1996, furono pronte le prime copie delle fotografie di gruppo che ritraevano la squadra ai campionati italiani. Il primo a ritirarla, in formato 20x25, fu proprio Paolo. Incuriosito, come del resto tutti gli altri elementi della squadra, gli chiesi se, gentilmente poteva mostrarmela, ma la risposta mi ghiaccio:
- Si, certo, Fabry, ma la tengo in mano io, non voglio che tu me la rubi…
non potei replicare”
TESTIMONIANZA3 – Cinzia Pusinanti, logorroica.
“Non ricordo bene di che anno si trattasse e neppure dove fossimo esattamente, ma non è importante… l’importante è ricordare che il pullman della squadra era fermo ad un autogrill a cavalcavia, uno di quelli che lambisce e serve ad entrambi i sensi di marcia dell’Autostrada…
terminata la sosta tutta la squadra risalì sul mezzo e Carlo Rossi iniziò il consueto appello per verificare che tutti fossero presenti (tra do noi commentavamo che non era necessario: nessuno può essere così stordito da perdersi in un autogrill..) Unico assente, ovviamente Paolo. Mentre attendevamo la sua venuta, mi squillò il telefono… era lui. Dall’altra parte un tono ostile mi bloccò:
-Basta con questi scherzi idioti, che non sono per nulla divertenti!
-??? che dici?
-Mi avete nascosto il pullman! Dove siete?
-Ma secondo te dove lo possiamo nascondere un pullman? Mica è uno scooter!
-Io sono qui, nel piazzale, ma non c’è il pullman, vi aspetto da dieci minuti, ma ora basta!
-Ma che stai a dire? Noi siamo qui, mica lo spostiamo a braccia un pullman!
-Non è vero, se foste qui vi vedrei!
-Ma non è che sei dalla parte sbagliata?
-Come sarebbe a dire? Mica sono stupido!
-Guarda, dì quello che vuoi, ma se sei dall’altra parte restaci, che fai un favore alla squadra!
-Aspetta che controllo…
-….
-Già, forse sono dalla parte sbagliata, e adesso come faccio?
-AAAARRRGHHHHHH!!!!!!!!!!!!!
TESTIMONIANZA4 – Rossi Carlo, prestanome della pubblicità ottopermille.
- attenzione, questa testimonianza è stata rimaneggiata per eliminare le parti blasfeme -
“Eh, Xxx fa’, me lo ricordo quello xxxxxxxxxxxx di Loi, sempre lì a rompere le xxxxx con le sue xxxxxxxxxx… che xxxxx, xxxxx Xxx…. Comunque, una volta eravamo in pullman, Xxx fa’, e lui dice di mettere una cassetta Xxxxxxx xxxxx, una rottura di xxxxxxxx… mettiamo la cassetta e sentiamo tutti che, xxxxx Xxx, nella cassetta c’erano le sue telefonate alle radio con dediche a se stesso, Xxx fa’… questi stordio cosa faceva, Xxx xx, chiamava la radio, annunciava la canzone e Xxx fa’ se la registrava… ma è possibile, xxxxx Xxx??”
TESTIMONIANZA5 – Zabardi Dario, coiffeur in pensione.
“Purtroppo alla mia età la memoria gioca brutti scherzi, ma ricordo ancora quello che successe nel lontano 1997 come fosse ieri… era una delle prime trasferte a cui partecipavo, e l’idea di andare in un ostello era decisamente divertente… ovviamente le camere erano già semi-decise, ed ero riuscito ad accaparrarmi un posto nella camerata dove c’erano le donne… apprestandomi ad entrare nella camera, fui travolto da tutte le ragazze che ne uscivano con il terrore dipinto in volto, come una mandria di bufale che fuggono davanti al fuoco, e si rintanavano in una stanza in cui c’erano solo 3 letti liberi (loro erano in 7…)… le ho guardate sfilarmi davanti senza riuscire a proferir parola… ma quando sono riuscito a domandare il perché di questo cambio di programma l’ultima dello stormo in fuga mi ha guardato e ha risposto con un laconico:
- Guarda chi è entrato appena prima di te…
una rapida occhiata oltre la soglia della porta mi ha allora rivelato la crudele verità: al centro della stanza si ergeva solitario Paolo Loi, che ignaro di tutto si stava domandando a voce alta quale fosse il letto migliore secondo la pratica del Feng Shui”
ragazzi... la pausa pranzo è finita... chi torna a lavorare sul blog???!!!
siete due stronzi.... io, comunque, nella pausa pranzo ho nuotato con garbin....
edo "bietolone 400 sprint", non te la prendere... sei il nostro cabarettista di fiducia...!
senti, se non ti dai una calmata, ti attribuisco il premio d'onore della giuria:
Garbin (quello vero) che legge la sua storia del nuoto... e senza il telecomando per spegnerlo....
voto Alek come candidato al premio a lui intitolato...sembra la pesona più adatta...
Edo!!!dove sei???che fai oggi?LAVORI???????
complimenti a zazzà che è sopravvissuto ad alek mononeurone autina, ma vogliamo parlare ancora della sindrome Garbin? in fondo, una include l'altra...
forse, Edo è in sciopero, oppure ha esaurito le idee... o no?
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